voto popolare
Era una guerra che non accennava mai a finire, quella del 1915-1918 ma Don Orione aveva fede che la Madonna avrebbe aiutato a por termine a quel conflitto. Ed è proprio il 29 agosto 1918 che “a voce di popolo, – è lui che riferisce – si è fatto voto a Maria Santissima che si sarebbe innalzato in S. Bernardino di Tortona un Santuario degno, a onore e divozione della Madre di Dio, sotto il dolce titolo di celeste guardiana della Chiesa e d’Italia, se la Vergine avesse affrettato la fine della guerra con la vittoria delle bandiere italiane, dando pace al Paese e restituendo alle famiglie sani, salvi e vincitori i nostri soldati”.
Il 15 settembre risuona l’appello di Don Orione: “Nel nome di Dio e della celeste Madre del Signore, Maria Santissima: con la piena approvazione del nostro caro e veneratissimo Vescovo, Monsignor Simon Pietro Grassi, vi chiamo, o fedeli, ad aiutarmi ad innalzare in Tortona, a S. Bernardino, un degno Santuario votivo alla Madonna della Guardia. La chiesetta attuale – dove la Madonna della Guardia è in tanta venerazione umida, poverissima, squallida e incuneata in un vecchio fabbricato, era già affatto insufficiente per la popolazione del grosso sobborgo di S. Bernardino e appare ora tanto più angusta davanti al concorso dei devoti pellegrini… E chi ora non vorrà aiutarmi?”.
Primo per adesione e contributo è il Vescovo Grassi che il 20 ottobre scrive a Don Orione: ‘’Per questo noi, che pure da tempo andavamo, nel segreto del cuore, accarezzando una non dissimile idea, plaudimmo tosto al degno e benemerito promotore di questa, che ci parve subito una ispirata iniziativa, e, solo spiacenti che le particolari difficoltà del momento non ci consentissero di far subito più e meglio, ci affrettammo nondimeno ad incoraggiarla con la oblazione… Noi vorremmo che l’appello di Don Orione trovasse per le vie dei cuori una pronta, larga ininterrotta eco, non di sterili simpatie, ma di generosi contributi”.
Ai primi di novembre esce il bollettino del Santuario con il titolo: La Madonna della Guardia.
Era un fogliettino minuscolo, popolare, quindicinale che doveva essere, secondo l’intenzione di Don Orione, il portatore e insieme l’animatore della pietà dei devoti della Madonna e dei Santuari. Tre giorni dopo la guerra è finita.
Al giubilo generale si unisce anche quello di Don Orione che, dalle colonne del bollettino ricorda a tutti l’impegno solenne del 29 agosto: “O voi dunque, italiani credenti ed onesti, o voi, che pensate, voi intendete tutta la sublimità di questo voto di popolo, in quest’ora così solenne, così bella per la Patria e per la civiltà”.
Sullo stesso numero il Vescovo Grassi invita tutti alla gratitudine a Dio e alla Vergine Santissima e fa voti per il rifiorimento della vita religiosa di Tortona e del quartiere di San Bernardino.