Prolusione di Don Maurizio Ceriani alla Scuola di Teologia diocesana_ AUDIO PROLUSIONE

2016_ott_11_prolusione_scuola di Teologia_Don CERIANI_diocesi_FOTOMartedì 11 ottobre, presso il Seminario diocesano, con la Prolusione di Don Maurizio Ceriani, Arciprete dell’Insigne Collegiata di Casei Gerola, si è dato avvio all’Anno Accademico della Scuola diocesana di Teologia.

AUDIO DELLA PROLUSIONE

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SALUTI INIZIALI e LETTERA DEL VESCOVO

PROLUSIONE (Don Maurizio CERIANI) _ 1° parte

PROLUSIONE (Don Maurizio CERIANI) _ 2° parte

Il tema della lectio magistalis è stato: “Gesù Cristo, orizzonte infinito della Misericordia di Dio”.
Nello sviluppare questo tema, don Ceriani ha sottolineato l’importanza e la necessità di proclamare il Credo non solo con le labbra come purtroppo a volte si è abituati fare nelle Assemblee Liturgiche ma addentrarsi con il cuore a quanto di grande contiene questa Professione di Fede.
Noi professiamo che crediamo in un solo Signore Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio. Quindi il Figlio di Dio incarnato nel grembo di Maria, fatto uomo, crocifisso e risorto è l’orizzonte della Misericordia del Padre perché è l’orizzonte dell’amore del Padre. Dio esiste in questo atto incomprensibile ma straordinariamente bello e meraviglioso cioè l’atto in cui il Padre ama e si dona al Figlio in quella comunione di amore che è lo Spirito Santo: questa è l’unica realtà, l’unica verità in cui tutto esiste e nella quale a noi è offerta la salvezza”.
Il relatore poi aprendo il testo della Sacra Scrittura ha proclamato e commentato il bellissimo Inno di San Paolo agli Efesini facendo un eccellente inciso che metaforicamente si può paragonare ad un botafumeiro che incensa un qualcosa di santo e degno di essere venerato e seguito nei suoi insegnamenti: “San Paolo dice che ci fu un momento della sua vita che fu rapito al terzo cielo e udii cose inenarrabile. Un esperienza inenarrabile del mistero di Dio che lo Spirito Santo gliele fa narrare in particolare in una della più alte pagine della scrittura in cui è rivelato il mistero profondo di Dio, dell’uomo e della storia”.
E conclude con una forte messaggio di quanto dobbiamo l’asciarci immergere nell’amore di Dio. “C’è un disegno in Dio di noi ben formato, in offerto e realizzato. Un disegno che si realizza nel momento in cui la nostra libertà desidera, ama, decide di entrare in Cristo. I sacramenti, sono il luogo in cui il progetto di Dio ci raggiunge in quello spazio di storia in cui esistiamo e lo trasforma in storia di salvezza, la nostra libertà davanti alla sua grazia ricevendo su di noi tutte quelle benedizioni che il Padre ha pronunciato in Cristo prima della creazione del mondo ed entrare in quel progetto di diventare figlio nel figlio per essere santi ed irreprensibili davanti al Padre nello Spirito Santo per tutta l’eternità vivendo la vita stessa di Dio”.