Il radio messaggio di Papa Giovanni XIII

Papa-Giovanni-XXIIIIl 9 ottobre, Pio XII, il primo protettore della Piccola Opera, rende l’anima generosa a Dio. Il conclave, il giorno 28, chiama a succedergli il Cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, patriarca di Venezia, che assume il nome di Giovanni XXIII.Dolore e gioia si susseguono nel cuore di Don Pensa che, il giorno stesso dell’elezione, raggiunge i suoi figli spirituali e gli amici, con un devoto pensiero: “La prima immagine del sommo pontefice Giovanni XXIII, della cui elezione abbiamo gioito come di una vera grazia della Madonna della Guardia e di Don Orione”.

 Ma non si capirebbe bene tutta la sua gioia se non si accennasse ad una lettera che, il Vicario Don Zambarbieri, a nome suo, il giorno 22, aveva inviato a chi, conclave sedente, era ancora il Cardinale Angelo Giuseppe Roncalli.

Diceva quella lettera: “Nei giorni scorsi ero a Roma accanto al nostro caro Superiore generale Don Pensa e speravo tanto unirmi a lui, se fosse stato possibile, per venirla ad ossequiare. Lo si desiderava tanto, Eminenza, ma il suo Rev.do segretario ci ha pregato di rimandare a dopo il conclave e non abbiamo osato insistere, ben intuendo le particolari sue occupazioni di questi giorni.

L’Eminenza vostra voglia gradire almeno il pensiero e la sollecitudine devota del nostro Superiore generale che, rimessosi dalla grave infermità per cui neppure poté essere presente alle solenni celebrazioni della Madonna della Guardia, intendeva venire da vostra Eminenza per ripeterle, a nome e col cuore di tutta quanta la nostra povera famiglia religiosa, il ringraziamento più sentito per la benevolenza davvero insigne dimostrataci nell’onorare con la presenza i riti della Madonna della Guardia. E soprattutto desiderava, il nostro caro Don Pensa, dire di persona che, a ricambio della paterna bontà sempre usataci, e verso le nostre Case di Venezia e più recentemente col dono grande davvero della sua presenza a Tortona in una circostanza per noi tanto solenne, tutti i Figli di Don Orione le sono come non mai vicini con la preghiera in queste giornate di ansia e di trepidazione per tutta la grande famiglia cristiana”.

Il cuore buono di Don Pensa desiderava essere ricevuto in udienza da un Cardinale. Don Pensa, dopo il conclave, sarà ricevuto in udienza dal nuovo sommo Pontefice Giovanni XXIII, il 30 maggio 1959, in un incontro al quale, eccezionalmente, si unisce lo scultore Narciso Càssino, nel desiderio di far cosa gradita al S. Padre con l’offerta in omaggio di un modello e con questa dedica sul basamento: “A S.S. Giovanni XXIII con devoto e riconoscente amore”.

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