Celebrato il ricordo del 70° anniversario di Don Giulio Cremaschi_AUDIO OMELIA e FOTO

2016_nov_5_ricordo don Cremaschi_70 ann morte_ FOTO_mdg__ (45)Sabato 5 novembre presso la Basilica Santuario “Madonna della Guardia” in Tortona nel giorno in cui la Congregazione ricorda tutti i fratelli defunti è stato celebrato il ricordo del 70° anniversario della morte di don Giulio Cremaschi (3 novembre 1946). La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da don Achille Morabito, Maestro dei Postulanti. Al termine ci si è recati in Cripta davanti alla tomba di don Cremaschi per una preghiera di suffragio a lui e tutti coloro che sono sepolti in questo luogo.

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Era il 3 novembre 2005 quando il corpo di don Cremaschi giungeva in Santuario per essere sepolto in Cripta dopo la Santa Messa celebrata proprio dallo stesso don Achille Morabito che oggi ne commemora l’anniversario in questa eucaristia che ci guida nell’incontro con l’evento centrale della nostra fede: il mistero della risurrezione di Cristo, fondamento della nostra risurrezione. Nell’omelia don Achille entrando nel merito delle letture vespertine della XXXII° domenica del Tempo Ordinario sottolinea come questa Parola ci fa capire che sta terminando l’Anno Liturgico. “San Paolo ci ricorda che il discorso della risurrezione è iniziato nel giorno del nostro Battesimo dove già assaporiamo la vita nuova” ed ha lasciato questo semplice ma forte messaggio: “Il Signore ci dia la grazia di ravvivare la nostra fede in Lui”. Al termine, in Cripta, dopo un silenzio orante davanti a don Cremaschi, don Achille ha letto un passaggio di una lettera di don Orione a don Cremaschi questo per voler sottolineare l’umiltà e la ricerca di un obiettivo nella nostra vita che è Cristo Gesù. E’ poi stata elevata una preghiera a suffragio di tutti i Figli e Figlie di Don Orione che riposano nel cuore della Congregazione vicini al loro Padre fondatore. Guardando alla figura di questo formatore la preghiera si eleva in particolare per tutti coloro che sono in cammino per il sacerdozio e coloro che sono discernimento vocazionale. Questo dono che il Signore riserva a pochi sia custodito stretto nel cuore di ognuno di loro e in questa messe abbondante il Signore chiami ancora molti operai in particolare per la Piccola Opera della Divina Provvidenza. Auguranti e piene di fede sono le parole che l’allora Superiore Generale Don Carlo Pensa scrisse all’annuncio della morte di don Cremaschi: “C’è una strada sola per corrispondere fedelmente alla nostra vocazione: vivere una vita santa e laboriosa come quella di Don Cremaschi, in umiltà, povertà, purezza, grande, in comunione strettissima di voleri e di desideri coi Superiori; non mai cercando noi stessi, ma solo Iddio e la sua Volontà; tutto vedendo e amando con l’occhio semplice della fede e della carità”.