Marzo Orionino: Don Primo Mazzolari: il valore della libertà – AUDIO conferenza
Venerdì 16 marzo, presso la sala conferenze del Centro “Mater Dei” si è svolto il terzo incontro del “Marzo orionino” sulla figura di Don Primo Mazzolari. Relatore dell’incontro don Bruno Bignami, presidente della fondazione e vice presidente dell’ufficio CEI per i problemi sociali e il lavoro che ha illustrato la figura di questo sacerdote che anticipò alcune delle istanze dottrinarie e pastorali del Concilio Vaticano II in particolare relativamente alla “Chiesa dei poveri”, alla libertà religiosa, al pluralismo, al “dialogo coi lontani”, alla distinzione tra errore ed erranti), tanto da venire definito “carismatico e profetico”.
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Don Mazzolari è stato descritto non solo come un predicatore, un parroco ma è stata sottolineata la sua liberà di coscienza, affermava che “nella Chiesa si sta come uomini liberi”. Si abbeverò su diverse fonti dalla letteratura, alla predicazione e tante altre, in particolare la maggior parte dei suoi scritti li composte durante i mesi in cui dovette rifugiarsi per la guerra. Dopo aver presentato la biografia di don Primo, il relatore si è soffermato sul legame che egli aveva con Don Orione. Si sono incontrati a Genova nel 1939 e in quell’incontro Don Orione gli disse: “Lei verrà nel mio Santuario a predicare la Novena alla Madonna della Guardia!” e così avvenne nel 1953. La sua predicazione fu incentrata su Maria come “guardiana”, Colei che indica, fa da guardia ai credenti. Di ritorno dalla predicazione, meravigliato della collocazione di questo Santuario che non era stato costruito in periferia scrisse: “Rimasi molto meravigliato di come Don Orione ebbe pensato di costruire questo Santuario in un luogo di passaggio tutt’altro che silenzioso, un luogo di vita!”. Ed anche nel 1939, ormai quasi al termine della vita di Don Orione, Don Primo si informò della sua salute e chiese al Signore la grazia di “salvarlo per noi”. Dopo la morte avvenuta nel 1940, Don Primo lo definì: un santo dal cuore senza confini, una mente senza pregiudizi e una sicurezza nel condurre le sue attività senza paura. Si conclude così il “Marzo orionino” in questo Anno Santo del centenario giubilare; il rettore ringraziando coloro che hanno partecipato ha assicurato che questa iniziativa continuerà dando a tutti un fraterno saluto ed un arrivederci.