15 giu: Messa e Processione Eucaristica in onore del Corpus Domini per le vie della Città – AUDIO omelia Mons. VIOLA

2017_giu_15_tortona_corpus-domini_diocesi_-13SORPRENDERCI DELLA MISURA ESTREMA DEL SUO AMORE

Dobbiamo sentire il desiderio di comunione di Gesù per noi” è la sintesi della riflessione del nostro vescovo Mons. Vittorio Francesco Viola, giovedì 15 giugno presso la Cattedrale di Tortona in occasione della Celebrazione e Processione Eucaristica in onore del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. A concelebrare con il vescovo, i parroci e religiosi della Città. Presenti un bel gruppetto di bambini della prima comunione, autorità civili e militari e numerosi fedeli.  Riportiamo alcuni passaggi dell’omelia del vescovo per una meditazione profonda sul “desiderio di quest’atto d’amore di Gesù che si fa cibo e bevanda per la nostra salvezza”.

AUDIO OMELIA (Mons. VIOLA)

 “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita2017_giu_15_tortona_corpus-domini_diocesi_-1 eterna, abbiamo ascoltato nel Vangelo. Potessimo sorprenderci davanti a questo linguaggio estremo dell’amore del mangiare la carne del bere e il sangue, ha detto mons. Viola, che esprime il suo desiderio di fare comunione con noi. Comprensibile solo nella follia e nella sapienza dell’amore che cerca la comunione. Se potessimo almeno per un istante solo sentirci desiderati al banchetto, avremo risolto molti dei nostri problemi di consapevolezza di noi stessi. Perché solo dentro questo desiderio di amore di Dio possiamo essere consapevoli di noi. L’amore che Dio ha per noi è la consistenza della nostra persona”. Un altro passaggio fondamentale è stato tratto dal come l’Eucarestia ci fa stare dentro l’Ultima Cena: “è il punto in cui si concentra il desiderio di comunione che Dio ha per noi, diventando offerta di sé come cibo per noi. Da quel momento siamo dentro a questo desiderio che Dio ha per noi! Inviatati a partecipare a questo banchetto, rinnovandosi ogni volta che diciamo il nostro Amen al 2017_giu_15_tortona_corpus-domini_diocesi_-2Corpo di Cristo:  punto in cui si concentra la storia della salvezza”.  L’offerta del Suo Corpo ha poi detto mons. Viola è il desiderio di amore ardente che infiamma il cuore di Dio per noi: “Noi vorremmo imparare a stare dentro questo desiderio, continuamente presente nel mondo nel pane spezzato. Il pane e il vino che si trasformano nel Suo Corpo e Sangue, sono la reale presenza di Lui nell’atto dell’offerta tutto proteso verso di noi ad attendere il nostro Amen per poter entrare in noi e poter scomparire dentro di Lui diventando una cosa sola con Lui così che il nostro corpo divenga inebriato dalla sua presenza. A concluso poi indicato il senso preciso di questa solennità: “In questa comunione con il corpo ogni fibra di noi stessi, viene pervasa dalla sua presenza e noi diventiamo una cosa con Lui. Dobbiamo ripetere con gioia e stupore il nostro Amen al corpo di Cristo per nutrirci di Lui e nel portare la Sua presenza camminando processionalmente per le nostre vie, rimanere in adorazione di Lui perché Lui possa abitare la nostra vita e la nostra Città. Chiediamo al Signore di poterci nutrire di Lui, di poterlo adorare, sorprendendoci per questa estrema misura del suo amore per noi fino a diventare nostro cibo”.