8 giu: Pellegrinaggio delle case orionine genovesi ai Santuari mariani di Fumo e Tortona – FOTO
Giovedì 8 giugno 2017, ospiti, sacerdoti, dipendenti, collaboratori e volontari delle Case orionine in Genova hanno svolto il loro pellegrinaggio annuale. Quest’anno meta del pellegrinaggio è stato il Santuario della Madonna di Caravaggio a Fumo (PV) guidati dal direttore Don Alessandro D’Acunto. La Santa Messa è stata presieduta dal direttore provinciale Don Aurelio Fusi. Nel pomeriggio il numeroso gruppo, circa duecentocinquanta, si sono recati a Tortona e dopo il pranzo al Centro “Mater Dei”, al Santuario della Madonna della Guardia hanno pregato sull’urna di San Luigi Orione e recitato il Santo Rosario.
È il terzo anno consecutivo che le Case orionine di Genova compiono il loro pellegrinaggio. Dopo Tortona alla Madonna della Guardia e Genova al Monte Figogna, quest’anno la meta è stata il Santuario della Madonna di Caravaggio di Fumo. Sono stati accolti dal direttore Don Giorgio Murtas dai suoi confratelli e collaboratori. Dopo un semplice e cordiale momento di benvenuto, si sono recati presso il Santuario per la celebrazione della Santa Messa presieduta dal direttore provinciale Don Aurelio Fusi con i confratelli della comunità di Genova. L’Eucaristia è stata animata dal coro composto da ospiti e dipendenti delle case. Nell’omelia Don Aurelio, oltre ad esprimere la propria gioia nell’essere partecipe di questo pellegrinaggio: “è davvero una bella tradizione, ritrovarci ogni anno in uno luogo mariano, in una delle tante e belle case della Vergine Maria per stare insieme a Lei e vivere quindi un intenso momento di preghiera”. Don Aurelio ha collegato alcuni passi del canto per eccellenza di Maria: il Magnificat nella vita di ognuno. “Si è messa a disposizione di Dio ed anche noi dobbiamo coltivare nel nostro cuore la presenza di Gesù aiutati da Lei. Maria si è messa in cammino verso Elisabetta per andare ad aiutarla e noi da questo dobbiamo trarre l’esempio della carità. Chi ha nel cuore Gesù come Maria, sente dentro di sé una forza irresistibile per cui deve fare qualcosa di bello e di grande per gli altri e dona tempo agli altri”. Concludendo ha detto ai presenti: “Sono convinto che nel cuore di tutti voi realmente e concretamente abita Gesù, amato, accolto, ricercato. E ne sono convinto perché vedo il frutto di questa presenza: la carità, il servizio vicendevole, il dono. Chiediamo alla Madonna che è la Regina della carità e del servizio che plasmi il nostro cuore per imparare ad accogliere il suo Figlio e potercelo donare con gesti concreti di carità vicendevole”. Prima della benedizione il direttore Don D’Acunto a rivolto ai presenti il suo plauso nel constatare che anche quest’anno era presente una rappresentanza di ogni casa genovese; ha ringraziato dell’ospitalità il rettore Don Murtas e insieme è stata recitata la preghiera alla Madonna di Caravaggio. I pellegrini si sono recati a Tortona dove presso il Centro “Mater Dei” è stato condiviso il pranzo. Al suono delle campane nella melodia “Vergine Benedetta” si sono recati presso il Santuario della Madonna della Guardia dove è stato recitato il Santo Rosario. La visita al presepio artistico ha concluso questo pellegrinaggio. Don Orione dal cielo ha sicuramente gioito nel vedere raccolti intorno alle sue spoglie mortali i suoi figli prediletti, quelli che tanto amava, quelli a cui ha sempre detto che “non siano mai chiuse le porte delle nostre case perché essi sono davvero i nostri padroni”. La Madonna della Guardia protegga e benedica sempre tutti coloro che operano per il bene dei più poveri, sofferenti e abbandonati perché in essi brilla l’immagine di Dio.