Domenica della Palme con il vescovo Viola_FOTO ed AUDIO omelia
Domenica 9 aprile, le Chiese della Cattedrale e San Michele si sono unite per celebrare la Domenica delle Palme presieduta dal Vescovo Mons. Vittorio Viola. Davvero tanti fedeli, in particolare bambini e ragazzi, hanno preso parte alla Celebrazione iniziata davanti alla Chiesa di San Michele nella Commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme e la processione con i rami di palma ed ulivo ha raggiunto la Cattedrale per la Santa Messa con la lettura della Passione secondo Matteo. Il vescovo nella riflessione ha sottolineato l’importanza di questa Settimana Santa che dev’essere celebrata e vissuta e come dobbiamo stare “dentro” a questo giorno: “è come essere presi e scossi da dentro dai gesti e da questa Parola che è la Passione di Gesù e senti come il nostro cuore passa da un sentimento gioioso da come abbiamo iniziato alzando i nostri rami d’ulivo e facendo festa per l’ingresso di Gesù a Gerusalemme che in realtà si rivela come fatto più ambiguo della storia, senti come le voci si sovrappongono e poi tutti questi suoni della passione, le parole. Da questo “Osanna” da come siamo entrati a questo “Crocifiggilo”. Nell’ascolto di questa parola cala una tenebra fitta, gesti duri: flagelli, insulti, sputi, parole sprezzanti, spine che trafiggono il capo e sabbie e fango di polvere e sangue, le parole dei suoi dell’ultima cena, l’annuncio del tradimento, quel canto del gallo che avrà risuonato per sempre nella testa e nel cuore di Pietro insieme a quel suo ripetuto “non lo conosco”. E poi un carico pesante: la croce!. Le cadute, i chiodi e l’offesa fatta al suo corpo e di fronte a questo fatto devi scegliere dove vuoi stare e ciascuno di noi e come comunità dobbiamo anche comprendere che cosa vuol dire anche quest’anno riascoltare la parola che annuncia la sua passione e riviverla nella sua passione. Ed un messaggio forte che aiuta a vivere questa settimana che ci conduce alla Pasqua: “Viviamo la sua passione, ci attende un tempo di grazia: non facciamocelo portare via da altre cose! Cerchiamo la gioia più profonda, nella certezza che il Signore ci ha amato fino a dare la sua vita per noi e ciascuno di noi dinnanzi a Lui vale la sua morte. Egli ha preso la nostra morte per donaci la sua vita e perchè il mondo possa sapere, riconoscere e credere che Lui dopo la morte è risorto ed è nella sua Chiesa: vivo, vivo, vivo!” Al termine il vescovo ha ringraziato i parroci don Claudio e don Gianni per aver accolto l’invito di unirsi a vivere questa celebrazione e con loro tutti quanti hanno organizzato e partecipato. “Davvero questo vuole essere un inizio per vivere sempre più uniti come un unico popolo in cammino verso la Pasqua“.
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