4 giu: La Corale del Santuario a Stresa in concerto per il Beato Antonio Rosmini
Venerdì 30 giugno 2017, in occasione del decennale della beatificazione di Antonio Rosmini presso la Chiesa parrocchiale di Stresa (VB) si è svolto un Concerto in suo onore con il Gruppo Corale Orchestrale “San Luigi Orione” del nostro Santuario di Tortona diretto dal Maestro Roberto Baldo. Erano presenti il rettore don Renzo Vanoi con il suo vicario don Pietro Bezzi accanto al superiore generale dei rosminiani Padre Vito Nardin.
Per comprendere la stima che nutriva Don Orione per Antonio Rosmini, riprendiamo direttamente alcuni stralci di due “Buone Notti”. La prima del 1939 disse: “l’Italia ha uno Scrittore dalmata, un ingegnaccio, il Tommaseo. Chi ha modificato il carattere del Tommaseo? Rosmini, Rosmini! Rosmini, il più grande filosofo del secolo, sacerdote di vita illibatissima, intemerata, santa; …Ai piedi del letto di Rosmini morente stavano Manzoni e Tommaseo e bagnavano di lacrime i piedi di quel grande sacerdote filosofo”. La seconda parlando di don Bosco e della Madonna, don Orione ricordava che il fondatore dei salesiani aveva acquistato il terreno di Valdocco: “con i denari che gli imprestò don Antonio Rosmini, che i più giovani di voi mi auguro possano vedere innalzato sugli altari, perché è una delle figure sacerdotali più pure, più illibate e più sante che Iddio non solo ha donato all’Italia, ma anche alla Chiesa. Riportiamo anche uno studio di Don Flavio Peloso, postulatore generale dell’Opera, nel quale evidenzia com’era nota la stima e la devozione di Don Orione verso il Rosmini in tempi in cui il solo nome del santo filosofo e fondatore di Rovereto destava sospetti e giudizi malevoli. “Non perdeva occasioni per parlare di colui che egli riteneva grande filosofo, teologo, maestro di spiritualità e innanzitutto grande santo. Don Orione riteneva il Rosmini grande filosofo, teologo, maestro di spiritualità e innanzitutto grande santo. Lo previde ‘sugli altari’ quando era nella polvere. Le prime Costituzioni manoscritte della nostra ‘Opera della Divina Provvidenza’, del 1904, ricalcano e meglio sarebbe dire copiano la Regola dell’Istituto della Carità fondato dal Rosmini e approvata nel 1839. Proprio negli anni in cui infuriava la polemica e il sospetto ‘liberale’ contro il Rosmini, rilanciato nel delicato contesto del modernismo, Don Orione, per dare forma alla sua ispirazione carismatica, ne riprese e rilanciò i pilastri della spiritualità. Sono molte le citazioni del Rosmini che si incontrano negli scritti e nella parola di Don Orione. Sono stati in parte commentati dal prof. Remo Bessero Belti, rosminiano, nel quaderno n.72 dei ‘Messaggi di Don Orione’: Il Beato Don Luigi Orione ammiratore di Rosmini. Parlando a confratelli e chierici, quasi a giustificarsi, Don Orione spiegò: ‘Nomino il Rosmini dinanzi a voi con gioia, riverenza e rispetto, ancora da molti sconosciuto per pregiudizi di scuola, anche, sepolto, è, direi, calpestato, ma il suo sepolcro fa sentire con i miracoli che ancora egli vive’ (22.9.1934). E ancora: ‘Io parlo spesso di Rosmini e, con questo, prego credere che non sono ‘rosminiano’, benchè da 35 anni legga Rosmini e benchè Rosmini lasci sempre una profonda impressione nel mio spirito’ (27.1.1938). Più volte ritornò sul concetto che un giorno Rosmini sarebbe stato rivalutato per il suo valore e la sua santità. Non esitò ad affermare più volte: ‘un giorno lo vedrete all’onore degli altari’. ‘Don Antonio Rosmini, che i più giovani di voi mi auguro possano vedere innalzare sugli altari, è una delle figure sacerdotali più pure, più illibate e più sante che Iddio non solo ha dato all’Italia, ma anche alla Chiesa. Rosmini fu perseguitato in modo che non si può dire! Più andrete avanti, più studierete, più vedrete le cose non con le passioni degli uomini, ma alla luce di Dio’ (30.1.1938). Ad ascoltare queste ultime parole, al Paterno di Tortona, c’era anche Don Pierino Stefani, trentino come Rosmini, e ricorda che Don Orione guardò proprio lui mentre pronunciava queste parole”. Quanto Don Orione pronosticò si è compiuto e Don Pierino Stefani ha portato questa sua testimonianza partecipando con Don Flavio Peloso alla trasmissione Cristianità (RAI International).