19 luglio: Celebrata la festa alla Madonna del Carmine
Con grande solennità è stato reso onore alla Regina del Monte Carmelo presso la Parrocchia “San Michele Arcangelo“. La festa è stata posticipata, rispetto alla data della memoria liturgia (16 luglio), alla domenica 19 con una buona partecipazione di popolo che non è voluto mancare a questo annuale appuntamento di preghiera e di condivisione fraterna in onore della Patrona.
ASCOLTA LA RIFLESSIONE nel giorno della FESTA (19 luglio)
ascolta le RIFLESSIONI del TRIDUO
1 sera accoglienza
2 sera fiducia
3 sera ospitalità
Il rettore del Santuario, don Renzo Vanoi, dopo aver predicato il triduo di preparazione nei giorni precedenti, sviluppando tre tematiche importanti: accoglienza, fiducia ed ospitalità, ha presieduto la celebrazione centrale della festa. Dopo la Santa Messa si è snodata la processione per le vie della parrocchia animata da preghiere e canti. Al rientro, don Vanoi è salito all’ambone per la riflessione che ha riassunto quelle che sono state le riflessioni dei tre giorni di predicazione. Ha ricordato come don Orione fu devoto e quanto affidamento ha avuto nella sua vita alla Vergine del Carmelo. Ancora una volta ha tratteggiato una bella immagine di Maria che “abbraccia i suoi figli”, anche se a volte nel peccato, Lei li vuole tutti ricondurre al suo Figlio Gesù. “Questo camminare con Maria, ha detto don Renzo, è stato un chiederLe di portarci a Gesù, la nostra Via. Ed attraverso l’intercessione della Vergine non dimentichiamo che possiamo fare molto per la nostra parrocchia, le nostre famiglie, la nostra gioventù che anche se non la vediamo spesso in Chiesa, c’è, e questo è motivo per andare loro incontro ed incoraggiarli“.
Come tradizione sono stati benedetti e distribuiti gli “abitini“. Dopo il momento liturgico ci si è recati presso il cortile del Paterno per condividere ancora un momento di fraternità con musica, canti e balli e gustare un buon rinfresco preparato da alcuni volontari della parrocchia. La Vergine del Carmelo custodisca sempre questi suoi figli per il bene comune della parrocchia e del Chiesa universale.